Week End a Marrakech Glamour e tramonti rosa!
Ci vogliono meno di quattro ore per raggiungere il Marocco in aereo e iniziare un soggiorno a Marrakech, una città aspra e dolce nello stesso tempo, dove il segno del tempo è impresso nei volti delle persone nei Suk. Una città il cui fascino esotico ha stregato prima Yves Saint Laurent ed oggi viaggiatori provenienti da tutto il mondo che spesso decidono di non ripartire e di ricominciare qui una nuova vita.
Questa, non è la prima volta per me e mio marito, per cui l’obiettivo che ci siamo prefissati per questo week end è quello di percepire l’essenza di Marrakech mettendo a confronto la tradizione, l’antico ed il contemporaneo.
Non mi metto ad elencare i monumenti, in quanto basta leggere una guida e chiunque può impostare il proprio viaggio secondo il percorso preferito, desidero invece dare dei suggerimenti legati appunto allo scopo del nostro viaggio: L’essenza di Marrakech.
Siccome a noi piace e ci diverte preparare, ricercare e fare una pianificazione di base prima di partire, per questa occasione la molla che ci ha fatto scattare e decidere è stato un articolo letto in una rivista che spiegava che la parola riad in arabo significa “giardino” e che un tempo I riad, erano delle antiche ed eleganti case padronali, ci siamo incuriositi soprattutto dalle accattivanti immagini per cui ne abbiamo selezionato uno dei tanti della città vecchia ristrutturati ed adattati a “maison de charme”.
Il nostro Riad è prospicente alla mitica piazza Jema’a El-Fnaa, ogni volta che ci passi è sempre un’esperienza diversa e divertente, di giorno è un po’ assopita ed è una buona occasione per attraversarla e per entrare nel Suk, contrattare e mercanteggiare qualche grazioso souvenir per poi raggiungere e visitare la Medersa di Ali Ben Youssef, una scuola coranica con eleganti decorazioni. Nel tardo pomeriggio però Jema’a El-Fnaa si sveglia e allora ci si possono trovare dentiere e cavadenti accanto a cantastorie, incantatori di serpenti oppure maghi il tutto contornato da un odore acre di cibo, gente, candele e spezie con un magico sottofondo mischiato di musica, risate, strumenti a percussione e fiati, chiacchiere che piacevolmente ti stordiscono e ti immergono completamente in uno spettacolo straordinario dove le immagini si accavallano formando un equilibrio di elementi che suscitano un’emozione che ogni volta ti fa battere il cuore.
Puoi esserci già stato, ma lo spettacolo del tramonto sulla terrazza di un bar in piazza, sorseggiando un profumatissimo tè alla menta detto anche il “tè dell’amicizia e ospitalità” mentre Jema’a el-Fnaa si tinge di porpora è incomparabile e ti toglie il fiato. Una pluralità di colori che rende unico ogni calar del sole. Una grande emozione che ogni volta ti fa provare tanta gioia.
La piazza mercato più grande del nord Africa alla sera si riempie anche di tavolacci dove vengono serviti, spiedini di carne, agnello, gamberetti, Kebab e Merguez grosse e grasse salsicce locali di manzo o agnello. Insomma una vera e propria ovazione allo “Street Food” con voglia di condivisione, scambi culturali tra vecchi amici, familiari o perfetti sconosciuti….il tutto a prezzi contenuti, un’esperienza divertente ed entusiasmante perchè ti mette a contatto con realtà e mondi diversi, una vera “globalizzazione”.
La Medina e la città vecchia di Marrakech si estende dentro le mura di argilla rossa alte sette metri e racchiude due mondi paralleli come il Suk, con il suo ginepraio di vicoli e piazzette divisi a loro volta in micro-quartieri e la Qasba, dove si concentrano monumenti ed echi musulmani, come le sontuose tombe Saadiane.
Nelle vicinanze gradevoli localini dotati di splendide terrazze dove mangiare egregiamente in compagnia delle cicogne .
Un viaggio a Marrakech può diventare un’ottima occasione per sperimentare gli hammam marocchini. Noi abbiamo optato per un tipico Hamman dalla cornice esotica, molto pulito, dove fare bagni di vapore, massaggi all’olio di Argan, gommage al sapone nero, relax e tè in un’atmosfera da “mille e una notte” un’esperienza da provare, una vera e propria “remise en forme”.
Esperienza che consiglio vivamente.
Ritornando nella città vecchia su tutto domina il minareto della Moschea Kutubiya, se ci si perde, per orientarsi bisogna guardare la sua vetta. Attorno alla Moschea, i Giardini di Majorelle, luogo elegante ed incantato, “regno” e “ buen retiro” di Yves Saint Laurent.
Giardini altrettanto belli sono quelli dell’ex corte del re, otto ettari di palme ed ulivi oggi parco dell’Hotel La Mamounia, icona della Marrakech più tradizionale e glamour. Volendo si può visitare e magari sorseggiare un’aperitivo oppure un classico tè ad uno dei bar all’interno, l’importante è indossare abiti adeguati, conformi all’ambiente e non succinti. Numerose celebrità hanno soggiornato al Mamounia. Il più famoso fu Winston Churchill che qui stabilì il suo quartier generale invernale e si narra che avesse la bizzarra abitudine di passare da balcone a balcone per seguire il tramonto del sole e catturare i colori, per poi riprodurli sulle sue tele!
Ma la Medina è solo l’inizio per una visita della città.
In calesse è più romantico oppure in taxi, si può effettuare un tour dei quartieri della “città nuova” e ci si fa portare lungo l’asse di Avenue Mohamed V dove si sviluppa Guéliz, la città costruita dai francesi negli anni Trenta e a sud di Guéliz , la Palmerie un sobborgo ad altissima concentrazione di lusso, relax e divertimento, l’altra faccia di Marrakech che aumenta il suo fascino e che giustamente le conferisce l’aggettivo di “Esotica”.
Il tempo come sempre quando ti diverti vola, lo scopo del nostro viaggio è stato raggiunto per cui soddisfatti non ci resta che salutare e dire …..à bientôt Marrakech!
Block Notes:
easyjet opera su Marrakech e se si prenota con largo anticipo si possono trovare tariffe veramente interessanti.
Per telefonare in Italia consiglio di acquistare a Marrakesh una carta telefonica prepagata si trovano tagli da 5-10 e più Euro, viene addebitato solo il tempo reale di conversazione, senza scatti alla risposta né costi minimi e telefonare in Europa costa circa 0,10 centesimi al minuto, inoltre ci sono cabine ovunque, soprattutto nei suk.